I cani guida rappresentano un supporto insostituibile per molte persone cieche o ipovedenti, offrendo loro maggiore autonomia, sicurezza e qualità della vita. Ma cosa rende un cane guida così speciale? Quali sono le fasi dell’addestramento e come avviene la selezione? L’obiettivo di questo articolo è fornire un’introduzione chiara sull’argomento, affrontando gli aspetti principali legati ai cani guida.

 

Il ruolo dei cani guida

Oltre a essere un compagno di vita, un cane guida è un assistente qualificato. Il suo compito principale è aiutare il proprio conduttore a muoversi in sicurezza, evitando ostacoli, attraversando strade e individuando percorsi sicuri. Questo tipo di supporto è essenziale per garantire maggiore indipendenza a chi ha disabilità visive.

 

La selezione dei cani guida

Non tutti i cani possono diventare cani guida. Le razze più comunemente utilizzate sono Labrador Retriever, Golden Retriever e, talvolta, Pastori Tedeschi, per via del loro temperamento equilibrato, intelligenza e predisposizione all’addestramento. I cuccioli vengono selezionati in base a criteri specifici, tra cui la salute fisica, la stabilità emotiva e la capacità di socializzare.

 

L’addestramento

L’addestramento di un cane guida è lungo e complesso. Solitamente inizia intorno ai due mesi di vita con una fase di socializzazione, durante la quale il cucciolo viene assegnato a una famiglia affidataria. Qui impara a convivere con le persone, ad adattarsi a diversi ambienti e a sviluppare comportamenti di base come la calma e l’obbedienza.

 

Successivamente, intorno all’anno di età, il cane entra in un programma di addestramento specifico presso centri specializzati. In questa fase, apprende a:

  • riconoscere e aggirare ostacoli;
  • fermarsi di fronte a scale o incroci;
  • ignorare distrazioni come altri animali o rumori forti;
  • seguire comandi precisi impartiti dal conduttore.

 

Solo dopo aver superato rigorosi test di idoneità, il cane viene assegnato a una persona cieca o ipovedente.

 

La relazione tra cane e conduttore

Il successo di un cane guida dipende in gran parte dalla relazione che instaura con il proprio conduttore. Dopo l’assegnazione, il nuovo proprietario e il cane partecipano insieme a un periodo di formazione, durante il quale imparano a conoscersi e a collaborare. Questo processo è fondamentale per garantire che il cane interpreti correttamente i bisogni del conduttore e risponda in modo adeguato.

 

I benefici per le persone cieche o ipovedenti

Avere un cane guida non significa solo migliorare la mobilità. Questi animali offrono anche un supporto emotivo significativo, aiutando a ridurre l’isolamento sociale e migliorando la fiducia in sé stessi. Per molte persone, il cane guida diventa un vero e proprio alleato nella vita quotidiana.

 

Come trovare un cane guida

Per ottenere un cane guida in Italia, bisogna avere una certificazione del medico curante che accerti la cecità o l’ipovisione. Con questo documento, si può presentare richiesta presso uno dei centri di addestramento della propria regione. Questi centri offrono un primo contatto con il cane e un periodo di prova, durante il quale si verifica l’idoneità reciproca e si avvia il percorso di formazione congiunta. Completato con successo il percorso, la persona cieca o ipovedente può avere gratuitamente il cane e ha il diritto di portarlo con sé in qualunque esercizio aperto al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblico; è inoltre sollevato dall’obbligo di fargli indossare la museruola e di portare con sé paletta e sacchetti.