Gli artigli dei nostri felini domestici sono tanto affascinanti quanto affilati. In natura le unghie del gatto sono un’arma di difesa contro i predatori e di attacco quando va a caccia, e uno strumento per scavare buche e prendersi cura della propria igiene quotidiana. In casa, però, mettono in pericolo i nostri mobili, i divani, le porte e le tende. Allora, come curare le unghie del nostro gatto, per evitare danni, alcune volte irreparabili? Scopriamolo insieme!
Sì al taglio delle unghie, no al declawing
L’istinto di farsi le unghie è presente in tutti i mici, anche in quelli più pigri che vivono in casa con noi. Non sempre abbiamo a disposizione un giardino, perciò il nostro gatto non può graffiare alberi o arbusti.
La soluzione più pratica è acquistare dei tiragraffi e in commercio ce ne sono di ogni tipologia, dimensione e materiale, ma non sempre può bastare. In questi casi è necessario tagliare le unghie al gatto. La cosa migliore sarebbe abituarlo sin da cucciolo, in questo modo eviteremo di agitare il gatto e di rendere questa operazione fastidiosa e complessa.
Alcuni, per evitare il rischio di ritrovarsi con i mobili di casa graffiati, decidono di optare per l’asportazione completa dell’unghia: il declawing. L’operazione è molto invasiva e dolorosa e le ferite ci mettono minimo un mese a guarire, lasciando il gatto immobile e sofferente.
Una volta guarito, il micio è senza difese, incapace di arrampicarsi e di svolgere le sue funzioni vitali. Spesso i gatti sottoposti a questa operazione soffrono di problemi fisici e comportamentali gravi e in parecchi casi smettono di usare la lettiera, poiché la sabbia entra nei moncherini delle loro falangi, provocando dolore e spingendoli a sporcare altrove.
Come tagliare le unghie al gatto
Tagliare le unghie diventa quindi il modo più efficace per salvare i nostri mobili e per garantire l’equilibrio psico-fisico del nostro animale. Per farlo dobbiamo munirci delle tronchesine da gatto, con le quali ci limiteremo a spuntare le unghie o ad arrotondarle lievemente.
Prima di tutto avvolgiamo il nostro gatto con una coperta, in questo modo si sentirà sicuro e protetto, e posizioniamolo sulle nostre ginocchia; solleviamo la zampa e premiamo con delicatezza un cuscinetto fra il pollice e l’indice per favorire la fuoriuscita dell’unghia.
Noteremo subito che la parte terminale dell’unghia felina è trasparente e appuntita ed è questa la parte da tagliare. All’interno dell’unghia scorre una fascia rosata, denominata derma vivo, che contiene nervi e vasi sanguigni. Questa parte non deve assolutamente essere tagliata, poiché causerebbe dolore all’animale e sanguinamento.
Dopo aver posizionato la parte affilata dell’unghia nella tronchesina, possiamo procedere al taglio. Nel caso in cui le unghie del nostro gatto siano nere, ci basterà tagliare solo la parte finale dell’unghia, ovvero dove inizia ad incurvarsi verso il basso.
Tu hai mai tagliato le unghie al tuo micio? Raccontacelo in un commento!
La mia femina e buona buona quando c taglia….imbeci la maschio non voglio tagliare mai…..un grande paurito lui……a sempre mia prblema.Perque c morde a me,quando mi insiste.