I Rottweiler sono cani tranquilli, i Labrador amano socializzare e gli Husky sono dei permalosi: siamo abituati a sentire questo tipo di generalizzazioni, tanto che spesso i cani vengono scelti in base alla razza, nella speranza di adottare un cane con un certo tipo di carattere. Tutto da rivedere! Smontando decenni di stereotipi, una nuova ricerca ha dimostrato che la razza non è un buon indicatore del carattere del cane.
Lo studio è recentissimo: è stato pubblicato il 29 aprile sulla prestigiosa rivista scientifica Science, ed è stato condotto da Kathleen Morrill, dottoranda di ricerca della University of Massachusetts Chan Medical School e del Broad Institute of MIT and Harvard, e i suoi colleghi, coordinati da Elinor Karlsson.
I ricercatori hanno sequenziato il DNA di 2.155 cani e hanno incrociato i dati con 18.385 questionari compilati dai proprietari di cani che hanno partecipato attraverso la piattaforma scientifica Darwin’s Ark. In seguito, sono stati individuati 11 tratti genetici fortemente associati con il comportamento, come la tendenza all’ululato e la socievolezza, ma nessuno di questi è stato trovato in forma specifica in nessuna delle 78 razze prese in considerazione.
I ricercatori non sono riusciti a trovare un singolo comportamento presente in tutti i cani esaminati appartenenti a una data razza. La conclusione: la razza spiega il 9% della variazione comportamentale. Alcuni tratti, tra cui l’obbedienza, sembrano effettivamente avere una vaga correlazione con la razza ma la variazione tra gli individui all’interno della stessa è talmente vasta che non si possono fare asserzioni generiche.
La variazione tra le razze moderne risale all’epoca vittoriana: un battito di ciglia rispetto ai millenni di evoluzione dei cani.
Questa scoperta ha un impatto, soprattutto quando ci si basa sulla razza dei cani per l’adozione: basta considerare che i meticci etichettati come “Pitbull” nei canili tendono a venire adottati tre volte meno rispetto a cani simili etichettati sotto altre razze.
Come dice la stessa Karlsson, “i proprietari dovrebbero prestare molta meno attenzione alle storie riguardanti la razza e prestare più attenzione al cane seduto davanti a loro”.
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